“Voglio tornare a dominare i palchi”

Federico Magnani

di Federico Magnani

Fin da piccolo la batteria è stata una delle mie più grandi passioni. Negli ambienti musicali che frequento mi chiamano “metronomo vivente” per il mio grande senso del ritmo.

Mi sono sempre impegnato al massimo e la batteria mi ha dato parecchie soddisfazioni. Con il gruppo modenese “Ologramma” ho suonato nei più importanti teatri italiani e ho vissuto esperienze indimenticabili.

Tutto questo improvvisamente è cambiato. Il 26 Giugno 2020 un’emorragia cerebrale ha stravolto profondamente la mia vita. Finalmente sveglio, dopo un mese di coma, non ero più capace di parlare, muovermi e respirare autonomamente. Ho avuto paura.

Da quel terribile giorno sono passati quasi quattro anni e posso dire di avere fatto passi da gigante per il recupero. Non è stato facile e non lo è tuttora: ogni settimana faccio fisioterapia tre volte e logopedia due.

La parola è tornata e anche i miei movimenti migliorano sempre di più.

Faccio fatica, mi stanco tantissimo ma non voglio mollare.

Sono consapevole di stare migliorando ma alle volte è difficile non farsi prendere dallo sconforto. Ogni tanto, appena sveglio, mi trovo nel letto a pensare com’era la mia vita prima di quel maledetto giorno e, non ho vergogna a dirlo, piango incazzandomi con il destino che è stato così crudele con me. Penso alla mia famiglia, e alla sofferenza che provano nel vedermi diverso rispetto a ciò che ero.

I miei genitori e mio fratello sono straordinari, mi aiutano ogni giorno in questo lungo percorso di recupero che ho iniziato. La mamma c’è sempre, mi motiva e mi sprona a stare sempre attento ai miei movimenti e a seguire le indicazioni che mi vengono date da Laura, la mia mitica fisioterapista.

Il primo periodo, una volta tornato a casa dall’ospedale è stato il più duro: non mi accettavo e avevo vergogna a farmi vedere in carrozzina dagli amici che ricordavano un Federico diverso, il giocatore di basket che correva veloce come il vento e che ora non è più capace muoversi come prima.

Mi sono sentito solo.

Oggi invece mi sento di dire grazie agli amici e alle associazioni che non mi hanno abbandonato e che invece mi hanno spronato a tornare in gruppo, a continuare le mie attività e a vivere al massimo la vita. Ho iniziato tante nuove attività come ad esempio la corsa in carrozzina che trovo davvero divertente e mi ha permesso di conoscere nuovi amici davvero simpatici.

E la batteria? Sarebbe stato facile smettere di suonarla per sempre, tutta la parte destra del mio corpo si muove con grande difficoltà ma ho deciso di continuare a coltivare questa mia grande passione. Sono tornato con Ologramma: suono legando la bacchetta alla mia mano destra e non mi importa se è difficile, il mio obiettivo è ben chiaro in testa: tornare a dominare i palchi come facevo un tempo, sicuro e consapevole del mio talento.