Un poemetto inedito di Roberto Valentini.
Forse perché mi assomigli tanto,
trattenni il pugno dall’ucciderti
come Abramo sull’ara di pietra.
Tua madre era aquila ferita,
caduta giĂą malediceva il cielo,
imprecando il dio, così offesa.
Lei, splendida regina delle scene,
lei, donna amata dalla folla,
lei, stella lucente nei social.
«Perché a me? Che male ti ho fatto?
Perché a me questa sorte indegna?
Non è mio figlio questo mostro ignoto.
Suo padre è alto e senza macchia,
ha occhi neri, di ferro tagliente,
un uomo vero, vincitore nato.
Vive coperto d’oro e trofei,
non può avere un figlio nano!
Non può essere suo, portatelo via.
Non lo voglio, tienitelo pure, dio.
Sono alta un metro e settantadue,
suo padre un metro e novantuno.»
Un nano! Mio figlio è nato nano!
Eppure, appena sveglio,
sembrava uguale agli altri nella culla
di ferro e cotone, dove piangeva
stringendo gli occhi che parevano miei,
e quelli di mio padre e mio nonno.
Eravamo coppia top su Instagram,
sui tappeti rossi di Facebook,
nelle sorti magnifiche di TikTok:
Tutto perduto in un soffio per sempre.
Sara, tua madre, se n’è andata via,
lasciando la porta aperta dietro sé.
Io ti ho tenuto qui tra le braccia,
ti ho portato a casa con amore,
ti ho preparato il latte caldo.
Io ti ho accompagnato al nido,
all’asilo, a scuola, sempre io,
ho curato la febbre e la pancia.
Io ho giocato con te sul primo prato
sul secondo e il terzo, sempre,
io ti sostenevo quando crollavi
sulle gambe storte e la fronte alta.
Io, io, io: chi è costui orgoglioso
davanti a te e alla tua vita?
Volevo ucciderti come Isacco,
il dio dell’io l’aveva comandato,
ma l’uomo dentro me l’ha impedito.
Ora ti guardo e sento gioia grande:
sei dottore, ingegnere, fisico,
lavori al Cern, vinci mille premi,
parli piĂą lingue, fai conferenze,
il mondo ti segue, tu sei nel mondo.
Anche tua madre ammira da lontano.
Tuo figlio Giacobbe è forte, bello,
alto più d’un metro e novantuno,
ha occhi neri, di ferro tagliente.
2 marzo 2025
Roberto Valentini ha pubblicato i romanzi Storia alla moda (1992) Calanchi (Incontri,1999), poi riedito nel 2001 col titolo di Impasto Perfetto (Todaro), Terre Rosse (Todaro, 2003), Nero Balsamico (Todaro, 2005), Scimpru (Flaccovio, 2008), Nella Città di Cemento (Todaro, 2009), Sei Racconti Semplici (Incontri, 2012), Cane Mangia Cane (Todaro, 2017), L’illuminista felice (Incontri, 2018).