Amore e Sesso: parliamone adesso!

Side profile of a mid adult man talking with a young woman

di Rita Nasi

Le persone con disabilità intellettiva possono avere una vita sessuale soddisfacente?

Come parlare di relazioni affettive? Come parlare di cambiamenti fisici? Come proteggerle da delusioni o abusi? Sono tutte domande lecite che spesso portano le famiglie a grandi preoccupazioni, quindi: che risposte dare?

L’affettività e la sessualità di ognuno di noi riguardano la nostra capacità di ascoltarci e ascoltare gli altri. Ascoltarci significa prima di tutto avere cura del nostro corpo, della nostra igiene, della nostra privacy, della nostra volontà e dei nostri desideri. Ascoltare gli altri, invece, riguarda la parte delle abilità sociali: come rispettare i propri desideri in relazione agli altri? come iniziare e mantenere una relazione? Quando dire di no? Quando chiedere aiuto?

Le famiglie e gli educatori dovrebbero ascoltare e sostenere i bisogni affettivi e sessuali delle persone con disabilità intellettiva e dare opportunità di socializzazione e incontri all’interno di contesti educativi inizialmente protetti.

I bisogni affettivo/sessuali sicuramente non si possono soddisfare allo stesso modo di altri: se gli piace il nuoto lo iscrivo in piscina, se le piace la musica la iscrivo a un corso ma… se vuole una relazione? Se vuole avere dei rapporti sessuali?

La difficoltà a trovare risposte e a volte anche l’imbarazzo di affrontare questioni che non sempre vengono esplicitate all’interno del nucleo familiare, porta grande frustrazione da entrambe le parti. Come prima cosa bisognerebbe capire la natura del bisogno, desiderare un partner è più complesso di voler soddisfare un impulso sessuale. Da anni si parla di diritto a una vita sessuale soddisfacente per tutti, ma rimane diffusa la visione della persona con disabilità come fragile, ingenua e infantile per la quale la sessualità viene ignorata o addirittura repressa. Per fortuna o purtroppo non esistono servizi in cui si possa acquistare una relazione, da anni si parla invece della figura dell’assistente sessuale che potrebbe soddisfare il bisogno sessuale, ma non certo quello di sentirsi desiderati e amati.